Trasporto assistito di disabili, sì all’affidamento alle associazioni di volontariato
Il servizio è socio-sanitario e può essere assegnato a organismi no profit, mediante il modulo...
Trasporto assistito di disabili, sì all’affidamento alle associazioni di volontariato
a cura di Alberto Barbiero
10 Settembre 2020
Il servizio di trasporto assistito di persone disabili verso centri diurni o strutture riabilitative è un servizio socio-sanitario e può essere affidato a organismi di volontariato, mediante il modulo convenzionale regolato dal codice del terzo settore.
Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 5199/2020 ha chiarito la natura del servizio di trasporto dei soggetti con disabilità, precisando che la gestione dello stesso è affidabile mediante la procedura che porta alla stipulazione delle convenzioni con le associazioni di volontariato e di promozione sociale, regolata dall’articolo 56 del Dlgs 117/2017.
I giudici amministrativi hanno evidenziato anzitutto che il trasporto assistito di soggetti con disabilità dal domicilio ai centri diurni o agli istituti di cura e riabilitazione presenta carattere integrato socio-sanitario. Esso infatti si concretizza in una prestazione assistenziale diretta ad una particolare categoria di persone, affette da disabilità grave, impossibilitate all’utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto, talvolta necessitanti di cure riabilitative, rispetto alle quali il servizio di trasporto funge da supporto alla prestazione più strettamente sanitaria, e talvolta, invece, necessitanti di assistenza nel trasporto per recarsi presso centri diurni socio-educativi, o presso strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche o convenzionate con il servizio sanitario nazionale.
L’affidamento di questi servizi può essere oggetto di una procedura indetta in base all’articolo 56 del codice del terzo settore, con il coinvolgimento degli organismi di volontariato, secondo le regole di imparzialità, pubblicità, trasparenza partecipazione e parità di trattamento definite dalla...