Stazioni radio base (Seconda parte)
riconduzione dei beni immobili comunali nell’alveo del patrimonio disponibile
Stazioni radio base (Seconda parte)
La comunicazione di avvio del procedimento
07 Marzo 2024
Si continua l’esame della questione che riguarda la presenza di stazioni radio base di telefonia su cespiti di proprietà comunale, fornendo in allegato il primo atto della catena procedimentale che riguarda la riconduzione dei beni immobili comunali nell’alveo del patrimonio disponibile, al fine di poter applicare un canone libero di mercato, invece che il canone unico patrimoniale di € 800,00 annui.
A tal fine si rende disponibile il modello della comunicazione di avvio del procedimento da trasmettere alle compagnie telefoniche.
Bozza di schema di avvio di procedimento da inviare per ciascuno dei rapporti di occupazione sedimi/immobili comunali con stazioni radio base
Logo comunale
Intestazione
Direzione ………..
Spett.le…………………….
(indicazione nome del gestore di telefonia)
Oggetto: comunicazione, ai sensi degli artt. 7 e ss L. 241/1990, dell’avvio del procedimento preordinato all’approvazione del piano di valorizzazione immobiliare dei sedimi/immobili non più strumentali all’esercizio di funzioni istituzionali dell’Amministrazione Comunale, ai sensi dell’art. 58 del D.L. n. 112/2008 (convertito in L. n. 133/2008).
Premesso che attualmente insistono su sedime/immobile comunale le seguenti stazioni radio base (vengono di seguito descritte varie casistiche che possono presentarsi, ovvero concessioni scadute, non ancora scadute, senza titolo):
1) SRB (cod. ……..) sita in ………………., scadenza ………. (già scaduta), canone annuo………., titolo di godimento PG ……………...;
2) SRB (cod. ……..) sita in ………………., scadenza …………(non ancora scaduta), canone annuo………., titolo di godimento PG ……………...;
3) SRB (cod. ……..) sita in ………………., senza titolo di godimento, ………., ……………...;
Dato atto che:
- l’art. 58 del D.L. n. 112/2008 (convertito in L. n. 133/2008) prevede la facoltà per i Comuni di redigere, con delibera di Consiglio, l’elenco dei beni non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione, e di approvare il relativo piano, di valorizzazione, con la determinazione della destinazione urbanistica confacente rispetto alla tipologia di utilizzo e con la classificazione nel regime del patrimonio disponibile degli stessi beni;
Considerato che:
- come affermato da consolidata e costante giurisprudenza (per tutte Cass. Civ. SS.UU. n.14865/2006 e 6019/2016) affinché un bene possa rivestire il carattere di bene pubblico (demaniale o patrimoniale indisponibile) in quanto destinato ad un pubblico servizio ai sensi dell’art. 826, 3° comma cod. civ., deve sussistere il doppio requisito (soggettivo ed oggettivo), rispettivamente, un atto deliberativo contenente la manifestazione di volontà dell’Ente da cui risulti la specifica volontà dell’Ente di destinare quel determinato bene ad un pubblico servizio e l’effettiva ed attuale destinazione del bene al pubblico servizio;
- nel caso del sedime/immobile succitato, difettino entrambi i suddetti requisiti, in particolare:
* il requisito “soggettivo”, in quanto non è stato adottato dall’Amministrazione comunale alcun atto deliberativo contenente la manifestazione specifica di destinare proprio quella porzione di bene ad uso pubblico;
* il requisito “oggettivo”, in quanto, secondo recente ed autorevole giurisprudenza (Corte d’Appello di Venezia n. 2488/2022; Corte d’Appello di Salerno n. 638/2022; Corte d’Appello di Milano n. 3638/2022; Corte d’Appello di Brescia n. 1620/2023) sulla qualifica da attribuirsi al servizio di telefonia, le attività di interesse generale (come qualificate dall’art. 3 co. 2 D. Lgs. n. 259/2003) non possono ritenersi equipollenti ad un servizio pubblico, poiché per il loro utilizzo, i consumatori pagano delle tariffe non calmierate, ma soggette alla concorrenza di mercato, a società con scopo di lucro”. Inoltre, per conservare il carattere di bene indisponibile ex art. 826 III comma c.c., il bene deve essere destinato a servizi di competenza dell’Ente...