Gestire le variazioni anagrafiche dei beneficiari RdC: problemi e suggerimenti per i Case manager
aggiornamenti efficienti dei sistemi informativi sulle base delle variazioni anagrafiche relative...
Gestire le variazioni anagrafiche dei beneficiari RdC: problemi e suggerimenti per i Case manager
Di Emilio Gregori e Anna Rio, Synergia (Milano)
18 Marzo 2020
Chi da mesi si sta occupando dell’implementazione della misura RdC sa che la fase che stiamo vivendo soffre del disallineamento e delle incongruenze tra le disposizioni normative e gli strumenti digitali che sono forniti per applicarle. All’interno di questa cornice, una delle problematiche che investe gli operatori territoriali è rappresentata dalla mancanza di aggiornamenti efficienti dei sistemi informativi sulle base delle variazioni anagrafiche relative al nucleo, intercorse dal momento della presentazione della domanda RdC.
Infatti, mentre nella realtà i nuclei si modificano e cambiano residenza, generando casistiche complesse ed eterogenee, il sistema informativo non riceve o comunque non riporta tali variazioni sulla piattaforma GePI a cui hanno accesso gli operatori comunali. Inoltre, il sistema è strutturato in modo tale da non permettere agli operatori comunali, che riscontrano le variazioni, di aggiornare attivamente le informazioni sui casi beneficiari. La regola da adottare in questi casi è allora quella di aspettare che “GePi si aggiorni da sé”. Le conseguenze sono di certo importanti: ritardi nella sottoscrizione dei Patti, sprechi di risorse e inefficienze del sistema.
Vengono allora sollevati dai territori diversi problemi operativi, che il Ministero dovrà nelle prossime settimane risolvere. Ad esempio, i Case Manager ritrovano su GePI, nelle pratiche da avviare o già avviate, nuclei beneficiari che non risiedono più nel loro Comune o Ambito di competenza. Come comportarsi, in assenza di una soluzione ufficiale? Chiariamo subito che gli operatori non possono richiedere il passaggio della presa in carico ad un altro Comune, segnalando formalmente il cambio di residenza. Il processo di aggiornamento – tutt’altro che veloce – dovrebbe essere il seguente: attraverso la richiesta di una nuova attestazione ISEE da parte del nucleo, INPS registra il cambio residenza nella propria piattaforma; l’informazione viene così trasmessa a GePI (o MyAnpal), che si resetta sulla base della nuova informazione, inviando dunque il caso al nuovo Comune di residenza effettiva per l’attivazione di un percorso personalizzato.
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