Politiche Attive del Lavoro: gli obiettivi del Programma GOL
ripartizione dei primi fondi
Politiche Attive del Lavoro: gli obiettivi del Programma GOL
Di Giovanni Viganò e Federica Conti (Synergia)
20 Dicembre 2021
Il 21 ottobre si è svolta la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome che ha approvato la ripartizione dei primi fondi (pari a 880 milioni di euro) destinati al finanziamento del Programma GOL, la Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori. Si tratta di un’interessante novità per i Comuni e gli Ambiti territoriali che sono impegnati in quei progetti, magari in partnership con gli Enti del Terzo settore, volti a facilitare i percorsi di inclusione socio-lavorativa in particolare di giovani NEET o di altri specifici gruppi di popolazione in condizione di vulnerabilità o svantaggio; nonché per l’attuazione della Missione 5 del PNRR, quella che riguarda le politiche sociali e per la quale si è ancora in attesa di comprendere i meccanismi di coinvolgimento degli Ambiti territoriali citati nel PNRR stesso. Dopo la presentazione alle parti sociali avvenuta l’8 settembre, la Conferenza Unificata ha sancito l’avvio del programma di riforma delle politiche attive del lavoro nell’ambito del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza. L’obiettivo del programma è quello di facilitare sia l’ingresso che la permanenza nel mondo del lavoro e di promuovere la riqualificazione dei lavoratori, interventi ritenuti particolarmente necessari dopo la crisi dovuta alle conseguenze della pandemia. Il Programma GOL si inserisce nell'ambito della Missione 5, Componente 1, del PNRR, la sezione dedicata alle politiche del lavoro, e come il Piano si riferisce al quinquennio 2021/2025. Insieme al lancio del programma GOL, è previsto l’avvio di un Piano per le Nuove Competenze, il potenziamento dei Centri per l'impiego e il rafforzamento del Sistema Duale. È previsto un impiego di risorse pari a 4,4 miliardi di euro, in aggiunta a 600 milioni di euro destinati al potenziamento dei Centri per l’impiego e altrettanti al rafforzamento del sistema duale.
L’approvazione del disegno della legge di bilancio 2022 ha ulteriormente allargato la capacità di azione del programma, estendendo ai lavoratori autonomi e ai professionisti la possibilità di accedere al piano.
Con l’attuazione del Programma GOL si vuole risolvere il problema dell’eterogeneità delle prestazioni e dei servizi garantiti dai Centri per l’Impiego, promuovendone l’uniformità grazie alla costituzione di livelli essenziali delle prestazioni. Altro problema da affrontare è la mancata diffusione capillare dei Centri sul territorio, a cui si vuole rispondere con una migliore offerta di servizi in forma digitale e con un incremento della presenza fisica. Si vuole inoltre superare la separazione esistente tra le politiche della formazione e le politiche attive del lavoro, favorendo una maggiore integrazione e personalizzazione degli interventi. Per raggiungere questi propositi, fondamentale sarà il rafforzamento della rete territoriale dei servizi e la cooperazione tra sistema pubblico e privato.
Gli obiettivi, dal cui raggiungimento dipendono i finanziamenti UE, riguardano il raggiungimento di almeno 3 milioni di beneficiari del programma entro il 2025. Almeno tre quarti di questi dovranno appartenere alle categorie più marginalizzate dal mercato del lavoro: donne, disoccupati di lunga durata, persone con disabilità, giovani under 30, lavoratori over 55. Di questi 3 milioni di beneficiari, almeno 800 mila dovranno partecipare ad attività formative, in particolare volte al rafforzamento delle competenze digitali.
Gli obiettivi del programma riguardano anche l’adeguamento e il miglioramento dei Centri per l’impiego, che dovranno raggiungere gli standard definiti quali livelli essenziali dal programma stesso. Entro il 2025 almeno 500 CpI dovranno aver completato tutte le attività previste dal piano e ben 135mila giovani dovranno aggiungersi a quelli che...