25 Maggio 2020
Una struttura in alluminio ancorata alla parete e al pavimento, chiusa sui lati mediante pannelli in vetro richiudibili a pacchetto e scorrevoli non è una mera pergotenda: tali caratteristiche dell’opera determinano una chiusura dello spazio esterno, idonea a creare ulteriore superficie utile che, come tale, necessita di idoneo titolo edilizio.
Il materiale utilizzato (pannelli in vetro scorrevoli su binari) esclude la possibilità di riconduzione di tale opera ad una pergotenda, la quale ultima si caratterizza per la tipologia dell’elemento di copertura e di funzione di protezione dagli agenti atmosferici – che poggia su elementi di sostegno - costituito da un tendaggio, anche retrattile, da stuoie in canna o bambù o da materiale in pellicola trasparente, comunque privo di consistenza e di rilevanza e tale da integrare una mera struttura di arredo finalizzata alla migliore fruizione dello spazio esterno (Consiglio di Stato, 25 gennaio 2017, n. 306).
Né a diverse conclusioni può condurre la circostanza della copertura della struttura con un telo in pvc retrattile, la cui possibilità di apertura non fa venire meno, sul piano funzionale, l’intervenuta chiusura stabile dello spazio esterno modificandone la funzione, così perdendo le caratteristiche di elemento di mero arredo del terrazzo per refluire nella creazione di uno spazio chiuso idoneo a determinare un aumento di SUL.
Ed invero, nella non sempre semplice opera di individuazione della categoria dell’intervento abusivo e del conseguente regime edilizio, deve aversi riguardo alla sua idoneità a determinare...