Diniego accertamento di conformità: serve il preavviso di rigetto
Diniego accertamento di conformità: serve il preavviso di rigetto
Diniego accertamento di conformità: serve il preavviso di rigetto
17 Giugno 2024
A fronte della richiesta di rilascio di permesso di costruire in sanatoria per accertamento di conformità delle opere eseguite, è illegittimo il comportamento dell’ufficio che si pronuncia negativamente senza la preventiva adozione della comunicazione dei motivi ostativi al suo accoglimento.
La suesposta omissione del preavviso di rigetto ha impedito all’interessato di formulare osservazioni e di rappresentare all’amministrazione procedente le eventuali ragioni a sostegno della fondatezza della domanda di sanatoria, potenzialmente idonee ad orientare diversamente la decisione dell’ente.
L’art. 10-bis legge n. 241 del 1990 tratteggia un istituto che riveste carattere generale, e che per la funzione e gli scopi cui è preposto trova cittadinanza in tutti i procedimenti avviati ad istanza di parte (T.A.R. Emilia Romagna - Parma, sez. I, sent. 28 novembre 2018, n. 323/2018).
Inoltre, nel sistema tratteggiato dal legislatore la violazione dell’obbligo di far precedere la decisione finale dal confronto procedimentale in ordine alle ragioni che l’amministrazione ritiene ostative all’accoglimento dell’istanza del privato riveste un carattere particolarmente grave, come si ricava dal fatto che l’art. 21-octies, comma 2, legge n. 241 del 1990, che non consente l’annullamento del provvedimento viziato per omissione della comunicazione di avvio del procedimento qualora l’amministrazione dimostri in giudizio che l’apporto collaborativo del privato non avrebbe potuto orientare diversamente la scelta amministrativa, nel suo ultimo periodo espressamente esclude dal perimetro di applicazione della disposizione l’ipotesi di omissione della comunicazione del preavviso di rigetto. Ciò comporta che anche qualora l’amministrazione possa comprovare l’inidoneità dell’apporto collaborativo del privato a condurre ad un diverso esito procedimentale, l’omissione della comunicazione dei motivi ostativi riveste per espressa “voluntas legis” una gravità tale da condurre...