01 Dicembre 2025
La valutazione delle difformità edilizie e paesaggistiche rispetto ai titoli autorizzatori deve essere compiuta in maniera complessiva e non parcellizzata, considerando non le singole difformità ma l’insieme delle alterazioni dell’organismo edilizio, secondo una evidente ratio di apprezzamento del generale impatto sul territorio e sul paesaggio delle modifiche operate in sede di esecuzione dei progetti assentiti (cfr. ex multis, Consiglio di Stato, Sez. II, 22 gennaio 2025, n. 494).
Assume rilevanza, sotto il profilo paesaggistico, qualsiasi volume, senza che sia possibile distinguere tra volumi tecnici e altri tipi di volumi, siano essi interrati o meno (cfr. Consiglio di Stato, Sez. VI, 21 aprile 2022, n. 3026), stando all’orientamento più rigido espresso.
Quindi, gli atti di assenso paesaggistico si fondano sulla valutazione di tutti i volumi e di tutte le superfici di cui è...