08 Aprile 2021
Secondo consolidati principi giurisprudenziali, l'autorizzazione paesaggistica e l’eventuale diniego della stessa devono essere congruamente motivati, esponendo le ragioni di effettiva compatibilità o incompatibilità delle opere da realizzare con gli specifici valori paesistici dei luoghi. Se è vero, infatti, che il paesaggio è un valore costituzionale primario, l’Autorità amministrativa deve nondimeno operare un giudizio in concreto circa il rispetto, da parte dell'intervento progettato, delle esigenze connesse alla tutela del paesaggio stesso. La determinazione dell’Autorità competente al rilascio dell'autorizzazione de qua non può, quindi, essere affidata a clausole di stile inidonee a dare conto dei concreti elementi di fatto e di diritto ostativi alla realizzazione dell’intervento, in quanto pregiudizievoli della tutela dell’interesse paesaggistico (cfr., ex plurimis, T.A.R. Milano, sez. III, 24/08/2017, n. 1768; Cons. Stato, sez. II, 9 novembre 2016 n. 2321).
La motivazione...