Legittimo il provvedimento tardivo di demolizione in caso di abuso
Legittimo il provvedimento tardivo di demolizione in caso di abuso
Legittimo il provvedimento tardivo di demolizione in caso di abuso
28 Agosto 2023
Secondo quanto statuito dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato n. 9/2017, “il provvedimento con cui viene ingiunta, sia pure tardivamente, la demolizione di un immobile abusivo e giammai assistito da alcun titolo, per la sua natura vincolata e rigidamente ancorata al ricorrere dei relativi presupposti in fatto e in diritto, non richiede motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse (diverse da quelle inerenti al ripristino della legittimità violata) che impongono la rimozione dell’abuso. Il principio in questione non ammette deroghe neppure nell’ipotesi in cui l’ingiunzione di demolizione intervenga a distanza di tempo dalla realizzazione dell’abuso, il titolare attuale non sia responsabile dell’abuso e il trasferimento non denoti intenti elusivi dell’onere di ripristino”. Da ciò consegue che “L’attività di repressione degli abusi edilizi tramite l’emissione dell'ordine di demolizione costituisce attività di natura vincolata, dove la stessa non è assistita da particolari garanzie partecipative, tanto da non ritenersi necessaria la previa comunicazione di avvio del procedimento agli interessati.” (Consiglio di Stato sez. VI, 05/04/2022, n.2523).
Per pacifica giurisprudenza, i provvedimenti aventi natura vincolata, quali per l’appunto l’ordinanza di demolizione, non necessitano di previa comunicazione di avvio del procedimento; ciò in quanto non è consentito all’Amministrazione compiere valutazioni di interesse pubblico relative alla conservazione del bene (ex plurimis Cons. Stato, Sez. VI, 13/5/2020, n. 3036; 25/2/2019, n. 1281; Sez. V, 12/10/2018, n. 5887; Sez. IV, 27/5/2019, n. 3432; Sez. II , 29/7/2019, n. 5317 e 26/6/2019, n. 4386)” (Consiglio di Stato, sez. VI, 7 gennaio...





