Bando per la realizzazione di progetti pilota
procedura semplificata per la definitiva chiusura dei procedimenti relativi alle agevolazioni...
Bando per la realizzazione di progetti pilota
Scadenza 15/02/2022
24 Agosto 2021
L’art. 28, comma 1, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, recante “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi”, ha stabilito una procedura semplificata per la definitiva chiusura dei procedimenti relativi alle agevolazioni concesse per le iniziative produttive nell’ambito dei Patti territoriali e dei Contratti d’area.
Il successivo comma 3 del medesimo articolo ha stabilito che le risorse residue dei Patti territoriali rinvenute in esito alla procedura indicata, fatti salvi gli impegni già assunti in favore delle imprese beneficiarie, ovvero relativi alle rimodulazioni già autorizzate, nonché le risorse necessarie per la copertura degli oneri per i controlli e le ispezioni da effettuarsi nei confronti delle imprese che hanno usufruito della procedura semplificata sopra citata, sono utilizzate per il finanziamento di progetti volti allo sviluppo del tessuto imprenditoriale territoriale, anche mediante la sperimentazione di servizi innovativi a supporto delle imprese.
Il decreto interministeriale del 30 novembre 2020 del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, registrato alla Corte dei Conti in data 13 gennaio 2021, reg. n. 17, ha stabilito che, in attuazione dell'art. 28 comma 3, del Decreto Crescita, le risorse residue dei Patti territoriali sono assegnate con Bando del Ministero dello sviluppo economico per finanziare progetti pilota.
Il Bando, in attesa di registrazione alla Corte dei conti, stabilisce i contenuti, le modalità, i termini di presentazione delle domande per il finanziamento dei predetti progetti pilota (Allegato 2 - Progetto Pilota), nonché la disciplina per l’attuazione della nuova misura.
A chi si rivolge
Possono beneficiare dell’agevolazioni per la realizzazione di interventi imprenditoriali le piccole e medie imprese che, alla data di presentazione della domanda:
- sono regolarmente costituite ed iscritte come attive nel Registro delle imprese;
- sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione coatta o volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale) o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
- sono in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente e sono in regola in relazione agli obblighi contributivi;
- non rientrano tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- non sono destinatarie di una sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e successive modificazioni e integrazioni;
- i cui legali rappresentanti o amministratori non siano stati condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione ai sensi della normativa in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture vigente alla data di presentazione della domanda;
- non sono in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà, così come individuata all’articolo 2, punto 18, del Regolamento GBER, all’articolo 2, punto 14 del Regolamento ABER e all’articolo 3, punto 5 del Regolamento FIBER;
- nel caso di agevolazioni concesse ai sensi dell’articolo 14 del Regolamento GBER, non hanno effettuato, nei 2 anni precedenti la presentazione della domanda di agevolazione, una delocalizzazione verso lo stabilimento oggetto dell’investimento in relazione al quale vengono richieste le agevolazioni e si impegnano a non farlo nei due anni successivi al completamento dell'investimento iniziale oggetto della domanda di agevolazione.
Possono presentare la domanda di agevolazione per la realizzazione di interventi pubblici gli enti locali che, alla data di presentazione della domanda:
- hanno sede legale nell’area nella quale sono realizzati gli interventi previsti dal progetto pilota;
- nel caso di agevolazioni concesse ai sensi dell’articolo 56 del Regolamento GBER, non rientrano tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea e non sono in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà, così come individuata all’articolo 2, punto 18, del Regolamento GBER.
Settori ammessi
Ogni progetto pilota deve essere costituito da interventi pubblici e/o interventi imprenditoriali tra loro coerenti e riguardare una, o al massimo due, delle seguenti tematiche:
- competitività del sistema produttivo, in relazione alle potenzialità di sviluppo economico dell’area interessata;
- valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile;
- transizione ecologica;
- autoimprenditorialità;
- riqualificazione delle aree urbane e delle aree interne.
Secondo le disposizioni contenute nel Capo II del Bando, applicabili agli interventi imprenditoriali, sono ammissibili:
- progetti di investimento;