Contributo per messa in sicurezza edifici e territorio
La richiesta di contributo si riferisce alle annualità 2026-2027-2028
Contributo per messa in sicurezza edifici e territorio
Scadenza 15 Settembre 2025
27 Agosto 2025
A partire dal 22 luglio è possibile compilare la richiesta, secondo il modello di istanza (allegato al Decreto), che deve essere trasmessa al Ministero dell'interno-Direzione Centrale per la Finanza Locale, a pena di decadenza entro le ore 24:00 del 15 settembre 2025, esclusivamente con modalità telematica, tramite la Piattaforma di Gestione delle Linee di Finanziamento (GLF).
Ciascun Comune può fare richiesta di contributo per una o più opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio nel limite massimo di:
- 1.000.000 di euro per i comuni con una popolazione fino a 5.000 abitanti;
- 2.500.000 di euro per i comuni con popolazione da 5.001 a 25.000 abitanti;
- 5.000.000 di euro per i comuni con popolazione superiore a 25.000 abitanti.
Non possono presentare la richiesta di contributo i Comuni che risultano già beneficiari, per le annualità 2023-2024-2025, dell'intero contributo concedibile per fascia demografica. I comuni che hanno ricevuto, per le annualità 2023-2024-2025, parte dell'intero contributo richiedibile per fascia demografica, possono presentare una nuova istanza, fino alla concorrenza dell'importo non concesso e/o non richiesto in precedenza.
Il contributo può essere richiesto solo per la realizzazione di investimenti destinati a opere pubbliche in materia di:
- messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico;
- messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti;
- messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici.
Gli interventi devono essere identificati dal CUP. La natura del CUP deve necessariamente essere individuata con il codice “03 – Realizzazione di lavori pubblici (opere ed impiantistica)” e tipologia intervento del CUP diversa da “06 - Manutenzione ordinaria”, “59 – Lavori socialmente utili” o “99 – Altro”. Inoltre, la classificazione secondo i settori e sotto-settori del CUP deve corrispondere a quanto indicato di seguito, pena esclusione dal contributo:
- Settore Infrastrutture ambientali e risorse idriche - sotto- settore Difesa del suolo oppure Protezione, valorizzazione e fruizione dell'ambiente oppure Riassetto e recupero di siti urbani e produttivi oppure Risorse idriche e acque reflue;
- Settore Infrastrutture di trasporto – sotto-settore Stradali;
- Settore Infrastrutture sociali - sotto-settore Sociali e scolastiche oppure Abitative oppure Sanitarie oppure Difesa oppure Direzionali e amministrative oppure Giudiziarie e penitenziarie oppure Pubblica sicurezza.
Si precisa che è facoltà degli enti interessati, che avessero necessità di rettificare i dati già trasmessi prima della scadenza del termine fissato, produrre una nuova certificazione, attraverso un ulteriore invio telematico, secondo le modalità sopra rappresentate. In tale circostanza, attraverso la procedura informatica predisposta, l'Ente dovrà preliminarmente ritirare la precedente certificazione per poter trasmettere un nuovo modello. La certificazione ritirata perderà la sua validità, sia per quanto concerne la data di trasmissione, che per quanto attiene ai dati inseriti.
Si evidenzia che, ai sensi dell'articolo 1, commi 140 e 142, della legge...