PREMESSA
Il bando “My future” è emesso dall’Area Ambiente nell’ambito dell’Obiettivo Strategico 2 “Cambiamento climatico, tutela dell’ambiente e della biodiversità: affrontare le sfide ambientali come leva per lo sviluppo sostenibile e la resilienza delle comunità”.
IL CONTESTO
La crisi ambientale e climatica in corso sta mettendo a serio rischio il futuro delle giovani generazioni: sono infatti le bambine e i bambini di oggi che dovranno sostenerne e affrontarne le conseguenze in futuro. Da uno studio sviluppato dalla Vrije Universiteit Brussel, emerge come, con le attuali politiche climatiche, un bambino nato nel 2020 avrà, nel corso della propria vita, un rischio di circa 2,8 volte maggiore di subire gli effetti delle inondazioni, doppio di essere esposto a incendi, di 2,8 volte maggiore di sperimentare fenomeni di siccità e di 7 volte maggiore di affrontare ondate di calore rispetto ai nati negli anni ‘60. Con questo tipo di consapevolezza, il movimento dei Fridays for Future ha portato all’attenzione mediatica e politica i problemi ambientali, facendo emergere il bisogno e il desiderio, soprattutto tra i più giovani, di riappropriarsi e occuparsi dell’ambiente che li circonda.
Con la pandemia da Covid-19, la guerra in Ucraina e la crisi energetica, il tempo che stiamo vivendo ha assunto tratti nuovi. Il teorico del pensiero Mauro Ceruti lo sintetizza con il concetto di “policrisi”: un tempo inedito, disordinato, incerto e caratterizzato da continue contrapposizioni, nonché da un’eccessiva specializzazione scientifica che ha alimentato la difficoltà di connessione tra le diverse discipline. L’educazione ambientale e alla sostenibilità può rappresentare un’enorme risorsa per risolvere la policrisi, lavorando sui collegamenti tra i saperi e sull’attivazione di processi virtuosi di cambiamento dei comportamenti e degli stili di vita. In questo senso, l’integrazione di teoria e pratica e la sperimentazione di processi partecipativi sono strumenti fondamentali affinché le alunne e gli alunni acquisiscano la consapevolezza del loro essere “nativi ambientali”.
Fondazione Cariplo, avvalendosi dell’esperienza maturata a partire dal 2003 nel campo dell’educazione ambientale e alla sostenibilità, intende quindi investire in iniziative educative nel mondo della scuola, portando all’interno delle classi le conoscenze e l’esperienza delle organizzazioni ambientaliste e cogliendo le opportunità per approfondire il tema dello sviluppo sostenibile e della tutela del territorio offerte dal nuovo curriculum di educazione civica.
L’importanza di un’educazione volta ad acquisire conoscenze e competenze per promuovere lo sviluppo sostenibile è sottolineata anche dall’Obiettivo 4 dell’Agenda 2030 dell’ONU. Possedere competenze, infatti, significa saper attivare le...